Gli "Amici della Birra" erano presenti ed ecco una breve relazione. Per cominciare anche quest'anno troviamo il grande Lorenzo "Prezzemolo" Dabove. Sì, gli ho cambiato soprannome, non basilico, come imporrebbero le sue radici genovesi, ma prezzemolo. E proprio perchè come quest'ultimo, a detta di popolo, si trova dappertutto.
Un momento è uomo immagine allo stand di MoBi, poi lo vedi ora presso un birrificio ora in un'altro a degustare birre e decantarne le lodi. Nei momenti di pausa si improvvisa "cubista" e riempie di pubblico le zone franche con performance di alto livello. Indimenticabile il momento quando decanta le lodi della Rulles Estivale ed invita Gregory (birraio della Rulles) a salire con lui sul cubo (nella foto). E Greg fa notare ad un incredulo Lorenzo che quella non è la sua birra e per convincerlo la va a prendere.
Solo il colore già è diverso. E' panico, non si sa che birra abbiamo in mano! Gli addetti ai lavori corrono a destra e sinistra. Alla fine si scopre che c'è stato solo scambio tra la prima e la seconda birra in degustazione, la Reale del Ducato. Ma il buon Kuaska con semplicità e competenza evita lo scandalo, una bella risata collettiva e si va avanti con la degustazione. Se fossimo stati nell' A.I.S sarebbe saltata qualche testa, ma per fortuna siamo "beer lovers" e non abbiamo ne santi ne eroi. Comunque insomma un Kuaska in splendida forma, sempre più numero uno.
Grandi protagonisti i birrifici italiani, con proposte di qualità molto interessanti. Sono sempre i luppoli a farla da padrone, sopratutto americani. Forse cominciano un pò a diventare monotoni ed in questo contesto c'è una riscoperta anche delle birre più "semplici". Molti i birrifici emergenti, fra cui il meritevole Foglie d'erba ed non male anche l'Emiliano, fra quelli che ho provato. Meritevole d'attenzione anche Loverbeer, con il suo sapiente uso delle botti in legno e mosti d'uva. Il look è sempre più curato e da buoni frutti, gli stand più anonimi sono i meno frequentati.
Lo scorso hanno avevo mosso della critiche ad Interbrau per la insolita ristrettezza del loro stand e l'antipatia degli addetti alle spine. Quest'anno devo fare delle lodi per l'enorme impegno profuso nell'ambito della manifestazione e il gesto di apertura totale al grande pubblico. Gli altri anni si entrava solo dopo la registrazione e l'ingresso era controllato e regolato da arcigni bodyguards. Quest' anno tutto libero e tutto aperto. Uno stand personalizzato per ogni birrificio e solo bicchieri in vetro quasi sempre personalizzati (bellissimo in una fiera bere la Kwak nella sua provetta). Presenti anche molti produttori alternandosi nel turn over agli stand con i ragazzi di Interbrau. Purtroppo alle volte, qualcuno di quest'ultimi non molto preparato, ma è proprio a cercare il pelo nell'uovo. Ripeto, grandissimo plauso a quest'azienda dinamica e brillante, che grazie a questa lungimirante mossa secondo me ha ormai conquistato la leadershep del nostro mercato.
Per il resto c'è molto poco. Eurosaga con un ampio catalogo ma piuttosto immobile nelle sue politiche di mercato da rivenditore di bevande alcoliche. C'è Theresianer, sempre indipendente, un paio di inossidabili birrifici tedeschi, uno stralunato stand della repubblica ceca ed un'altro della stessa provenienza che tenta la carta delle prorompenti bellezze femminili che, come nella birre, bionde o brune, creano imbarazzo di scelta.
Alla fine siamo soddisfatti, Rimini è sempre un'occasione di assaggiare molte novità e vale la pena, ma se andate in macchina parcheggiate fuori perchè i 10 euro per il parcheggio interno potrebbero rendere la birra un troppo amara.
Bell'evento, ne creiamo un simile nelle Marche?...saluti e complimenti per la professionalità beer lovers
RispondiEliminaAlessandro Esposito
Effettivamente vorremmo fare un "Boccali sotto le stelle" certo ci manca un pò d'esperienza, potresti darci una mano...
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